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Volare in terra e camminare in cielo

venerdì 11 marzo 2011

La scienza e la Resurrezione

In quel tempo ci furono dei discepoli afflitti e annientati dalla morte del loro maestro, della loro guida. Pensavano avesse fallito. Dal giorno in cui si profetizza la resurrezione andarono in tutto il mondo e morirono per Gesu'. Perche'? Quale forza li ha spinti a tanto? Quale cambiamento? Inoltre cosa ha spostato la pietra del sepolcro?

Gesu' venne posto all'interno di una solida tomba scavata nella roccia, chiusa da una pietra di quasi due tonnellate, per renderla sicura, proprio per il fatto che Gesù aveva detto pubblicamente che sarebbe risorto dopo tre giorni. Una pattuglia di soldati romani era stata messa a guardia del sepolcro, un sigillo romano ufficiale venne affisso all'entrata della tomba per testimoniare l'appartenenza al governo. Nonostante tutto cio' la pietra che sigillava il sepolcro venne trovata in cima ad un pendio, distante dalla tomba.

La scienza che dinanzi al mistero della nascita, dinanzi al mistero della morte, dinanzi al mistero del riprodurre la complessita' umana non ha risposte, la scienza che dinanzi al comportamento umano, alla sua psicologia ha mille risposte ma nessuna dinanzi all'amore, nessuna dinanzi alla sofferenza, nessuna dinanzi alle migliaia di miracoli avvenuti sulla terra liquidati con la frase "inspiegabile scientificamente". La scienza fa quel che puo' ma non e' onniscente e ci sono cose che sono oltre il limite della razionalita' ma accettare in noi questo e' difficile, significa che qualcosa e' sopra di noi, e' oltre noi. Einstein come altri scienziati ne hanno sempre pralato. Accettare questo pero' deve avvenire nella liberta'. Come nell'amore e' necessario sentirsi liberi di crederci.

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