Cerca nel blog

Volare in terra e camminare in cielo

lunedì 11 luglio 2016

Essere buono come il samaritano... ma dovremmo essere anche samaritani?

Lc 10, 25-37  
Dal Vangelo secondo Luca  
   
In quel tempo, un dottore della Legge si alzò per mettere alla prova Gesù e chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?». Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso». Gli disse: «Hai risposto bene; fa' questo e vivrai».  
Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?». Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gèrico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. Anche un levìta, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all'albergatore, dicendo: “Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno”. Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?». Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va' e anche tu fa' così».  

---

Rifletto su questo vangelo e rifletto su quanti sostengono il loro rifiuto di Dio con il loro amore verso il prossimo, sembra per loro sufficiente a dar senso alla propria vita. Sappiamo che i samaritani erano pagani e uccisero anche molti cristiani, distrussero chiese al tempo, erano quasi "senza Dio". È vero, faccio quasi un discorso inverso rispetto alle omelie di oggi che richiamano il cristiano ad essere misericordioso verso il prossimo come un samaritano non praticante e forse senza fede, perché come dice il papa oggi, la nostra fede sarebbe più morta che viva se non fossimo samaritani anche noi.
Non posso dire di no ovviamente a questo santo invito ma voglio anche ricordarmi che se è vero che la carità e' l'unica cosa che rimarrà, è anche vero che sarà la carità di Dio a rimanere e non la nostra idea di Carità o il "mio amore" verso il prossimo.

Non a caso Gesù alla stessa questione sulla vita eterna disse che chi non mangerà' e berra il corpo e il suo sangue non avra la vita eterna. Non a caso il passo evangelico premette "amerai il Signore Dio tuo" con tutto te stesso. Noi abbiamo bisogno di cibarci di questo amore e se abbiamo conosciuto Dio che passa nella nostra vita, non dobbiamo rifiutarlo ma aprirgli la nostra porta del cuore, anzi spalancarla abbattendone i cardini.

Ecco che allora non voglio perdere lo sguardo verso il Padre in questo raccogliere il fratello bisognoso, non voglio perdere la speranza che Gesù mi saprà guidare su come amare, perché lui è amore, non voglio essere samaritano se loro erano senza Dio ma compassionevole come un samaritano, perché umilmente mi renda conto che prostitute e pagani mi possono precedere nel regno di Dio se io non sarò misericordioso.
Oggi forse è necessario ricordarmi che voglio essere samaritano si, ma non un samaritano senza Dio.

Dov'è carità e amore lì c'è Dio ma secondo me in questa frase è sottointeso che Dov'è carità e amore (di Dio) lì c'è Dio.

Paolo VI terminò il concilio vaticano con queste parole:

"amare l’uomo, diciamo, non come strumento, ma come primo termine verso il supremo termine trascendente, principio e ragione d’ogni amore. E allora questo Concilio tutto si risolve nel suo conclusivo significato religioso, altro non essendo che un potente e amichevole invito all’umanità d’oggi a ritrovare, per via di fraterno amore, quel Dio «dal Quale allontanarsi è cadere, al Quale rivolgersi è risorgere, nel Quale rimanere è stare saldi, al Quale ritornare è rinascere, nel Quale abitare è vivere» (S. August., Solil. 1, 1, 3; P. L. 32, 870)."

Contatti

odo.ital.founder@gmail.com

Page HIT